di Federica Porta
Sapevate che nei mesi più caldi anche i nostri amici a quattro zampe possono essere interessati dal cosiddetto “colpo di calore”?
Il colpo di calore si qualifica come una situazione progressiva e potenzialmente letale caratterizzata da un aumento della temperatura corporea, che talvolta può superare i 41°C.
Nel cane e nel gatto, dotati di una folta pelliccia, la termoregolazione non avviene grazie alle ghiandole sudoripare ma tramite l’evaporazione dell’acqua dall’apparato respiratorio e dalla saliva.
Ne consegue che quando fanno movimento o si trovano in un ambiente particolarmente caldo e umido questi animali devono aumentare la loro frequenza respiratoria e utilizzare le mucose del cavo orale e delle vie aeree per mantenere la temperatura e l’umidità interna costante, condizione essenziale per conservare un metabolismo regolare.
Alcune razze (le cosiddette brachicefale) sono più a rischio a causa della conformazione del primo tratto delle vie aeree, che impedisce una corretta termoregolazione e umidificazione dell’aria. Tra queste si annoverano:
- Bulldog;
- Carlino;
- Pechinese;
- Boxer;
- Dogue de bordeaux;
- Bouledogue francese.
Il colpo di calore può essere causato da diversi fattori, tra cui:
- dimenticare l’animale in macchina o in un altro luogo chiuso in presenza di temperature ambientali elevate;
- lasciare l’animale su superfici come l’asfalto o il cemento senza la possibilità di ripararsi in un luogo ombreggiato;
- alcune patologie a carico della tiroide, quali ipertiroidismo, patologie cardiache e polmonari, oppure un mantello fitto o di colore scuro;
- attività fisica elevata;
- sovrappeso e obesità;
- età (giovane o molto avanzata).
Il sintomo più frequente è l’ipertermia, ossia una condizione tale per cui la temperatura corporea aumenta fino a oltre 41°C, e altre a questo possono manifestarsi:
- respiro pesante, affannoso e aumento della frequenza respiratoria;
- debolezza e letargia;
- gengive e congiuntive degli occhi molto rosse, mentre la mucosa orale si presenta molto scura e appiccicosa;
- urine molto scure, quasi color coca-cola;
- ipersalivazione;
- vomito;
- diarrea (con possibile presenza di sangue);
- confusione e disorientamento;
- mancanza di coordinazione;
- tremori muscolari incontrollati;
- collasso;
- coma;
- decesso.
IN CASO DI COLPO DI CALORE
Cosa fare?
- Intervenire tempestivamente, prima ancora di rivolgersi al veterinario;
- spostare l’animale in un ambiente climatizzato, quindi bagnarlo con acqua fresca;
- dirigere un ventilatore sulle zone bagnate e favorire il raffreddamento per evaporazione;
- applicare impacchi freddi nella zona inguinale e sui cuscinetti delle zampe può accelerare l’abbassamento della temperatura corporea;
- sulla testa dell’animale si possono applicare alcuni impacchi ghiacciati per favorire il raffreddamento dell’encefalo.
In molti casi, possono rendersi necessari ospedalizzazione e trattamento intensivo di alcuni giorni: un animale che ha subìto un colpo di calore deve essere monitorato continuamente per almeno le successive 24-48 ore.
Ricordiamo inoltre che non esistono farmaci specifici per trattare il colpo di calore.
Cosa non fare?
- Non immergere il cane in acqua ghiacciata: la vasocostrizione immediata che si determina peggiora lo stato del cane;
- non bagnare la testa del cane ma usare il ghiaccio: il cane per cercare di respirare sarà in affanno e l’acqua a contatto con il muso potrebbe agitarlo ancora di più;
- non somministrare farmaci poichè, come abbiamo detto, non esistono terapie farmacologiche in grado di stabilizzare lo stato di salute dell’animale interessato da un colpo di calore.
Prognosi
La prognosi per i cani che hanno subito un colpo di calore è variabile: nei casi migliori l’animale recupera lo stato di salute ottimale, nei peggiori invece, e a seconda della tempestività con cui viene identificata e trattata la condizione, può portare al decesso.
Come possiamo prevenire il colpo di calore?
- Lasciare sempre ai nostri animali la possibilità di rifugiarsi in zone ombreggiate nelle ore più calde e avere libero accesso all’acqua fresca;
- mai lasciare l’animale in macchina con i finestrini chiusi o leggermente abbassati, nemmeno per pochi minuti e anche se l’auto è parcheggiata all’ombra;
- evitare l’attività fisica nelle ore più calde della giornata;
- fare le passeggiate preferibilmente nelle ore più fresche della giornata e, se possibile, climatizzare le stanze, soprattutto in presenza di cani con patologie respiratorie.