I parassiti intestinali nel cane e nel gatto

Cane e gatto

di Federica Porta

I parassiti intestinali costituiscono una delle principali problematiche di salute per cani e gatti. Questi organismi possono provocare una serie di sintomi e malattie, influenzando notevolmente il benessere dei nostri animali domestici. È fondamentale che i proprietari di animali domestici conoscano i vari tipi di parassiti, i loro cicli di vita, i sintomi che possono causare, oltre ai metodi di prevenzione e trattamento.

Tipi di Parassiti Intestinali

Ascaridi

Gli ascaridi, come Toxocara canis nei cani e Toxocara cati nei gatti, sono tra i parassiti intestinali più diffusi. Questi vermi rotondeggianti possono raggiungere diverse lunghezze e abitano nell’intestino degli animali infetti. Le loro uova vengono eliminate attraverso le feci e possono contaminare l’ambiente circostante. Quando un animale le ingerisce, le larve si schiudono nell’intestino e migrano attraverso il fegato e i polmoni prima di ritornare all’intestino, dove si sviluppano in vermi adulti.

Anchilostomi

Gli anchilostomi, tra cui Ancylostoma caninum nei cani e Ancylostoma tubaeforme nei gatti, sono piccoli vermi che si attaccano alla parete intestinale e si nutrono di sangue. Questa condizione può portare a anemia, in particolare nei cuccioli e nei gattini. Le uova degli anchilostomi vengono espulse nelle feci e si schiudono nel terreno. Le larve infettive possono penetrare attraverso la pelle dell’animale o essere ingerite. Una volta nell’ospite, le larve migrano verso i polmoni, vengono deglutite e maturano nell’intestino.

Tenie

Le tenie, come Dipylidium caninum e Taenia spp., sono parassiti piatti che possono crescere fino a diversi metri di lunghezza. Gli animali si infettano ingerendo pulci infette o tessuti di animali infetti contenenti le larve di questi parassiti. Le proglottidi, segmenti delle tenie contenenti uova, vengono espulse con le feci. Le uova vengono ingerite da un ospite intermedio, come pulci o piccoli mammiferi. Gli animali si infettano consumando questi ospiti intermedi.

Tricocefali

I tricocefali, come Trichuris vulpis nei cani, sono parassiti che vivono nel colon e nel cieco degli animali. Questi vermi possono provocare infiammazione intestinale e diarrea. Le uova dei tricocefali vengono eliminate con le feci e diventano infettive nel terreno dopo alcune settimane. Gli animali si infettano ingerendo queste uova, che si schiudono nell’intestino e si sviluppano nel colon.

Giardia

La Giardia è un protozoo che infetta l’intestino tenue, causando diarrea intermittente e malassorbimento. Questo parassita è comune sia nei cani che nei gatti e può essere trasmesso attraverso acqua contaminata. Le cisti di Giardia vengono espulse con le feci e possono rimanere nell’ambiente per lungo tempo. Gli animali si infettano ingerendo cisti infettive presenti in acqua o cibo contaminato.

Sintomi

I sintomi dei parassiti intestinali possono variare in base al tipo di parassita e alla gravità dell’infezione. I segni clinici più comuni includono:

  • diarrea, che può presentarsi in forma intermittente o cronica;
  • vomito;
  • perdita di peso nonostante un normale appetito;
  • pelo opaco o in cattive condizioni;
  • anemia, particolarmente in caso di infezioni da anchilostomi;
  • prurito anale, spesso associato alla presenza di tenie.

In alcuni casi, è possibile osservare i parassiti nelle feci o nel vomito degli animali infetti.

Diagnosi
La diagnosi delle infezioni da parassiti intestinali avviene tramite l’analisi delle feci. Un campione di feci viene esaminato al microscopio per identificare le uova o i parassiti stessi. Nel caso della Giardia, potrebbe essere necessario eseguire un test antigenico specifico per rilevare la presenza del protozoo.

Prevenzione
La prevenzione delle infezioni da parassiti intestinali richiede un approccio multifattoriale:

  • sverminazione regolare: è consigliabile sverminare regolarmente cuccioli e gattini durante i primi mesi di vita. Anche gli animali adulti dovrebbero seguire un programma di sverminazione periodica;
  • controllo delle pulci: poiché le pulci possono trasmettere le tenie, è fondamentale mantenere un efficace controllo delle pulci;
  • igiene ambientale: la rimozione tempestiva delle feci dall’ambiente contribuisce a ridurre la contaminazione del suolo e la diffusione delle uova parassitarie;
  • acqua potabile pulita: assicurare che gli animali abbiano sempre accesso all’acqua potabile pulita può prevenire le infezioni da Giardia.

Trattamento
Il trattamento delle infezioni da parassiti intestinali varia in base al tipo di parassita coinvolto. I farmaci antiparassitari comunemente prescritti includono:

  • pyrantel pamoato: efficace contro ascaridi e anchilostomi;
  • praziquantel: utilizzato per trattare le infezioni da tenie;
  • fenbendazolo: Efficace contro ascaridi, anchilostomi, tricocefali e Giardia;
  • metronidazolo: spesso impiegato nel trattamento della Giardia.

È fondamentale seguire le indicazioni del veterinario riguardo al dosaggio e alla durata del trattamento, per garantire l’efficacia e prevenire eventuali recidive.

Considerazioni Zoonotiche
Alcuni parassiti intestinali che infettano cani e gatti possono anche colpire gli esseri umani, rappresentando un rischio per la salute pubblica. Per esempio:

  • toxocara: le larve di Toxocara possono migrare attraverso i tessuti umani, causando una condizione nota come larva migrans viscerale o oculare;
  • anchilostomi: le larve di anchilostomi possono penetrare nella pelle umana, provocando dermatite da larva migrans cutanea.

Per ridurre il rischio di zoonosi, è fondamentale mantenere buone pratiche di igiene personale e ambientale, trattare tempestivamente gli animali infetti e seguire le raccomandazioni veterinarie per la prevenzione dei parassiti.

In sintesi, i parassiti intestinali rappresentano una seria minaccia per la salute dei cani e dei gatti. Comprendere i vari tipi di parassiti, i loro cicli di vita, i sintomi e i metodi di prevenzione e trattamento è essenziale per garantire la salute degli animali domestici. I proprietari di animali dovrebbero collaborare con i veterinari per stabilire programmi di controllo adeguati, assicurando così una migliore qualità della vita per i loro amici a quattro zampe.