La Sclerosi Multipla

di Rosalinda Leo

La Sclerosi Multipla è una patologia autoimmune caratterizzata da un attacco del sistema immunitario alla mielina, che è la guaina protettiva delle fibre nervose. Questo attacco porta alla demielinizzazione, ovvero alla perdita della mielina, formando delle lesioni chiamate placche.

Caratteristiche principali

  • Complessità: la malattia si manifesta in modi diversi da persona a persona, con sintomi variabili che possono includere problemi visivi, difficoltà motorie, stanchezza, e disturbi cognitivi;
  • imprevedibilità: le fasi della malattia possono alternarsi tra periodi di esacerbazione (sintomi acuti) e remissione (riduzione o scomparsa dei sintomi), rendendo difficile prevedere il decorso della malattia.

Localizzazione delle lesioni:

Le placche si formano principalmente in aree chiave del sistema nervoso centrale, tra cui:

  • nervi ottici: in tal caso si possono manifestare disturbi visivi;
  • cervelletto: possono risultare influenzati la coordinazione e l’equilibrio;
  • midollo spinale: si può manifestare debolezza muscolare e problemi di sensibilità.

Fasi della malattia:

1. Fase infiammatoria: iniziale, caratterizzata da infiammazione e attacco delle cellule immunitarie alla mielina;

2. fase cronica: le placche diventano stabili e possono paragonarsi a cicatrici, con conseguenze a lungo termine sulla funzionalità neurologica.

La sclerosi multipla è una malattia complessa che richiede un approccio multidisciplinare per la gestione dei sintomi e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

DIFFICILE CAPIRE L’ ORIGINE

Si ritiene che l’esordio della sclerosi multipla possa avvenire in età giovanile. La predisposizione genetica, i fattori ambientali e quelli immunitari giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo della malattia. Anche se le cause non sono del tutto chiare, si sospetta che un’infezione virale possa agire come innesco per attivare la risposta autoimmune. La malattia colpisce più frequentemente le donne tra i 20 e i 40 anni, un periodo in cui si è nel pieno delle proprie attività fisiche e professionali. Inoltre, il numero di donne affette da sclerosi multipla è quasi triplo rispetto a quello degli uomini.

SINTOMI

Si tratta di una malattia “strana” e “difficile” da comprendere, proprio perché si manifesta con sintomi molto variabili. Questi sintomi dipendono dall’entità e dalla posizione delle lesioni nel sistema nervoso centrale. Detto ciò, possiamo riassumere i sintomi più comuni della malattia:

– affaticamento: una profonda mancanza di energia fisica e mentale. I pazienti si sentono esausti, anche quando l’attività svolta non lo giustifica;

– disturbi della sensibilità: percezioni alterate al tatto, al caldo, al freddo e al dolore;

– problemi di attenzione e memoria: confusione mentale e difficoltà di concentrazione;

– dolore: sensazioni fisiche spiacevoli, sia transitorie che croniche;

– spasticità: rigidità muscolare e tensione;

– disturbi della coordinazione e dell’equilibrio;

– disturbi parossistici: episodi che si manifestano all’improvviso, come il segno di Lhermitte, una sensazione di scossa elettrica che percorre il corpo a seguito di movimenti del collo;

– depressione: accompagnata da disturbi intestinali, vescicali e problemi visivi, come la diplopia.

Diagnosi

L’esame principale per la diagnosi è la risonanza magnetica dell’encefalo e del midollo spinale. Inoltre, si possono eseguire i potenziali evocati per evidenziare un ritardo nella trasmissione di messaggi sensoriali. L’analisi del liquido cerebrospinale, invece, conferma la natura infiammatoria del processo iniziale.

Fisioterapia: un tassello fondamentale

Per chi vive con la sclerosi multipla, la fisioterapia e la riabilitazione sono essenziali. Queste diventano cruciali fin dalle prime fasi della malattia. Sebbene non esista una cura definitiva per la sclerosi multipla, esistono terapie mirate a rallentarne la progressione. In questo contesto, la fisioterapia assume un ruolo fondamentale, anche se, sfortunatamente, molti pazienti trovano difficile accedervi e individuare percorsi adatti alle loro esigenze. Il percorso riabilitativo inizia con un team multidisciplinare guidato da un fisiatra, che ha il compito di suggerire le strategie più efficaci. Il fisioterapista è un altro protagonista chiave, responsabile dell’implementazione del programma di riabilitazione, che deve essere personalizzato per ciascun paziente. La parola d’ordine è “percorso individuale”. Anche il neurologo, il logopedista e vari professionisti del supporto psicologico contribuiscono a questo lavoro di squadra.

Non esiste un ambiente unico per l’attività fisioterapica; tutto varia a seconda del soggetto e della fase della malattia. La fisioterapia può essere condotta in strutture adeguate, con ricoveri ospedalieri necessari per interventi più incisivi nei casi più complessi. Tuttavia, la maggior parte delle sedute avviene in ambito ambulatoriale, con appuntamenti regolari. Un’ottima palestra può anche essere la propria casa. Per ciascun individuo, è importante imparare esercizi specifici da eseguire quotidianamente, in particolare esercizi di mobilità, stretching e rinforzo. Inoltre, svolgere attività all’aria aperta rappresenta un supporto fondamentale per il miglioramento delle condizioni fisiche e mentali. Una passeggiata quotidiana diventa così una regola da seguire.

Obiettivi della Fisioterapia

Il primo obiettivo della fisioterapia è rallentare il peggioramento della malattia. Questo viene realizzato attraverso esercizi mirati a ridurre la fatica, come l’allenamento aerobico a bassa intensità e l’insegnamento di tecniche per il risparmio energetico. È essenziale includere esercizi che migliorano equilibrio e coordinazione, permettendo di sviluppare strategie di adattamento e sicurezza per prevenire cadute e mantenere l’indipendenza. Inoltre, il dolore, la rigidità muscolare e gli spasmi possono essere gestiti attraverso esercizi di mobilizzazione articolare e massaggi terapeutici. In questo contesto, lo stretching assume un ruolo fondamentale, poiché non solo aiuta ad allungare e rilassare i muscoli, ma influisce anche sulla funzionalità cardiaca e respiratoria.

Sport e Sclerosi Multipla

In passato, si pensava che l’attività sportiva fosse controindicata per le persone con sclerosi multipla, aumentando la disabilità e il rischio di ricadute. Oggi, invece, si riconosce l’importanza dello sport come parte integrante del trattamento. Non si tratta solo di terapia farmacologica e fisioterapia, ma anche di attività fisica: una combinazione vincente.