Le patologie della tiroide nel cane e nel gatto

Tiroide

di Federica Porta

La tiroide è una ghiandola che produce due ormoni fondamentali: T4 e T3, che supportano l’attività metabolica di molti tessuti dell’organismo e aumentano il consumo di ossigeno. Gli ormoni tiroidei, inoltre, stimolano i processi di crescita, in quanto regolano il metabolismo, favoriscono la sintesi delle proteine, la crescita e la mineralizzazione dell’apparato scheletrico. L’ alterata funzionalità della tiroide può determinare una ridotta sintesi di ormoni (ipotiroidismo) oppure un suo incremento (ipertiroidismo).

L’ ipotiroidismo

Frequente nel cane e rarissimo nel gatto, può essere acquisito oppure congenito: nella quasi totalità dei casi si manifesta in animali adulti, con età media di 7 anni. Inoltre, alcune razze canine risultano particolarmente predisposte.   

Nei cani adulti i segni clinici più frequenti sono:

  • letargia;
  • ottundimento mentale;
  • incremento del peso (con appetito ridotto o normale);
  • intolleranza all’esercizio e al freddo;
  • alterazioni nella crescita (i soggetti giovani affetti da ipotiroidismo congenito possono manifestare sintomi di nanismo);
  • anomalie cutanee, come alopecia e seborrea,

Nella maggior parte dei casi, le alterazioni cutanee sono il primo sintomo a comparire: la cute dei cani ipotiroidei risulta maggiormente predisposta alle infezioni batteriche e appare squamosa. 

La perdita di pelo interessa di solito il tronco, le zampe posteriori e la coda. La diagnosi è semplice: con un esame del sangue è possibile misurare i valori degli ormoni circolanti. La terapia ha l’obiettivo di ripristinare i livelli di T3 e T4 attraverso la somministrazione di ormoni sintetici. Gli indicatori dell’efficacia della terapia farmacologica nei cani ipotiroidei sono la risoluzione della sintomatologia clinica e la normalizzazione dei livelli di ormoni tiroidei nel sangue. Il monitoraggio dei cani ipotiroidei prevede inoltre visite periodiche dal veterinario.

L’ ipertiroidismo

L’ipertiroidismo, che colpisce prevalentemente i gatti,specie quelli anziani, è causato solitamente da una crescita benigna di tessuto tiroideo che produce ormoni in eccesso. 

I sintomi dell’ipertiroidismo più comuni sono:

  • metabolismo accelerato con conseguente perdita di peso; 
  • maggior appetito; 
  • minzione frequente e maggiore sete; 
  • vomito, diarrea; 
  • debolezza, eccitabilità; 
  • ghiandola tiroidea ingrossata, avvertita come un bozzolo nel collo; 
  • difficoltà respiratoria e battito cardiaco irregolare;
  • vocalizzazioni e miagolii; 
  • aumento dell’aggressività;
  • ipertensione. 

Anche in questo caso la diagnosi viene effettuata  attraverso un esame del sangue che evidenzia un aumento degli ormoni circolanti.

Esistono diversi trattamenti per l’ipertiroidismo nei gatti:

  • il trattamento farmacologico (compresse o gel per riportare a valori normali gli ormoni circolanti);
  • utilizzo dello iodio radioattivo (in centri specializzati);
  • un‘alimentazione dedicata (con bassa concentrazione di iodio); 
  • il trattamento chirurgico (asportazione).

Come per i pazienti affetti da ipotiroidismo, anche per quelli affetti da ipertiroidismo, una volta impostata la terapia, sarà necessario effettuare visite periodiche per  monitorare il  dosaggio del farmaco e i livelli di ormoni nel sangue.

Leggi l’articolo completo qui

Seguici anche su Facebook e su Instagram!