di Nadine Perretti e Simone Boglione
Le cicatrici, definite anche interruzioni di integrità, costituiscono il processo di riparazione di un tessuto a seguito di una lesione. Possono avere diverse origini:
- traumatica;
- chirurgica;
- riparativa dei tessuti organici.
La pelle protegge il nostro corpo dagli agenti esterni ed è caratterizzata dalla presenza di un’elevata percentuale di recettori sensoriali; inoltre, possiede un buon grado di elasticità, cosa che le permette di resistere alle tensioni senza lacerarsi. La cicatrice si forma in sostituzione dello strato di pelle lesionato ed è caratterizzata da un tessuto rigido e fibroso, poco innervato e poco irrorato.
Il tessuto cicatriziale non sostituisce il tessuto originale, ma riveste unicamente una funzione protettiva. L'interruzione dell’elasticità della pelle causa, prima a livello superficiale e poi in profondità, delle alterazioni meccaniche: si creano così dei “blocchi” fasciali a partire dal punto di interruzione che si estendono progressivamente alle strutture circostanti e sottostanti. È dunque facile comprendere quanto l’alterazione fasciale di una parte del corpo possa ripercuotersi sull’intero organismo. Per questo, occorre trattare le cicatrici in tempi rapidi: solo così si può scongiurare la formazione delle aderenze, ossia tessuto fibroso che va a connettere due parti separate dello stesso organo o addirittura organi distinti. Talvolta possono presentarsi come asintomatiche, ma sono in grado di generare complicanze di vario tipo.
Probabilmente molti di voi si staranno chiedendo se sia possibile trattare dopo anni una cicatrice mai considerata: la risposta è assolutamente sì! Senza dubbio, se trattate poco tempo dopo la loro insorgenza le cicatrici guariscono più facilmente ma anche dopo anni dalla loro formazione è possibile intervenire, ovviamente rimettendosi ai consigli di un osteopata specializzato.