di Erminia Venturino
Talvolta l’autunno può portare con sé stanchezza, sonnolenza e cattivo umore; queste condizioni sono dovute alla riduzione della sintesi di serotonina e all’incremento della melatonina per effetto delle temperature che si abbassano, del tasso di umidità che aumenta e della diminuzione delle ore di luce. Per far fronte a questo cambiamento è opportuno esporsi agli ultimi raggi di sole, facendo lunghe passeggiate all’aperto, ma soprattutto consumare cibi che favoriscano la produzione di serotonina e aumentino le difese immunitarie per combattere i malanni tipici di stagione: soprattutto in autunno il corpo va curato con prodotti di qualità e sani.
Vediamo perciò quali sono i cibi che devono essere maggiormente consumati nella stagione autunnale.
I legumi e i cereali sono degli ottimi sostituti della carne in quanto ricchi di fibre e proteine, indispensabili per il fabbisogno corporeo giornaliero. Si tratta di alimenti che, soprattutto in autunno e in inverno, non dovrebbero mancare sulle nostre tavole. Fra i cereali di stagione c’è l’avena che è ricca di proteine, sali minerali e specialmente di triptofano, precursore della serotonina. Altri cereali tipicamente autunnali sono il grano saraceno, il miglio, l’orzo e il farro. I legumi come ceci, lenticchie, fagioli e soia sono invece perfetti per essere consumati come piatto unico in quanto, oltre a essere ricchi di fibre e proteine, forniscono anche la giusta quantità di carboidrati; inoltre, aiutano l’intestino a mantenere la sua regolarità.
La frutta di stagione tipica di questo periodo è rappresentata dagli agrumi, ricchi di vitamina C e ottimi per innalzare il muro delle difese immunitarie, ma anche cachi, che oltre a essere fonte di potassio, stimolano la diuresi e il drenaggio dei liquidi in eccesso. Infine, un altro frutto che non può mancare in autunno è l’uva, ricca di vitamine e sali minerali ma anche di polifenoli, potenti antiossidanti. La frutta, com’è noto, è ricca di fruttosio, e deve essere assunta in quantità limitate per non eccedere con gli zuccheri; l’eccesso di fruttosio, infatti, contribuisce a un aumento dei trigliceridi e, nei soggetti che soffrono di diabete, è importante fare attenzione alle quantità assunte.
Un discorso a parte va dedicato alle castagne; i marroni godono infatti di nutrienti preziosi: amido, fibre, potassio e vitamine; inoltre, contengono molto ferro e acido folico e per questo sono consigliate ai soggetti anemici. Essendo però molto caloriche vanno consumate con moderazione.
Infine, l’autunno è la stagione dei funghi: sono tante le varietà di funghi, ognuna caratterizzata da proprietà e gusto differenti. Celebri per il loro sapore, sono ricchi di vitamine, hanno un alto valore nutritivo dato dal contenuto di aminoacidi essenziali e da sostanze minerali, vantando un basso apporto calorico.