Miele, oro solubile alla portata di tutti

Miele

di Giorgia Mastursi

Gli italiani non sono grandi consumatori di miele: considerata la quantità assunta sia in maniera diretta che indiretta, per esempio quella contenuta all’interno dei prodotti dolciari, si contano circa 500 grammi di miele a testa ogni anno, che corrispondono al il 35% in meno rispetto alla media europea. La tipologia più richiesta e conosciuta è sicuramente il miele di acacia.

Perché nel nostro mercato c’è così tanto miele straniero? 

La spiegazione è duplice: anzitutto, il drastico calo della produzione di miele è dovuto ai cambiamenti climatici;  inoltre, l’estrema competitività dei prezzi del miele di importazione spinge i consumatori a preferire la convenienza piuttosto che la qualità del prodotto. Le etichette, in cui è obbligatorio specificare se trattasi di una “miscela di mieli non originari della Comunità Europea” o di una “miscela di mieli originari e non originari della Comunità Europea”, vengono apposte per garantire le specifiche qualità dei prodotti. 

Piemonte in… miele!

L’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) nel 2020 ha premiato il Piemonte come primo produttore di miele in Italia, con oltre 5.000 tonnellate locali, a fronte delle 17.000, prodotte sull’intero territorio nazionale: la vocazione apistica piemontese è dimostrata dalla presenza di più di 5.000 aziende produttrici e circa 205.500 alveari tra quelli professionali e quelli destinati all’autoconsumo. In particolare, a Fossano ha sede la più grande cooperativa di produttori di miele di tutto il nord Italia, Piemonte Miele, nata nel 1976 dall’iniziativa di 9 apicoltori e che oggi conta circa 460 soci.

Benefici nutrizionali del miele

Il miele è un prodotto naturale elaborato dalle api a partire dal nettare dei fiori. A seconda del nettare, si distinguono oggi più di 300 varietà diverse di miele. In ogni caso, per poter godere di tutti i suoi vantaggi, il miele va preferito grezzo, cioè non sottoposto a lavorazioni industriali che lo privano di molte delle sue utili sostanze nutritive; inoltre è sufficiente consumarne un solo cucchiaino al giorno. Il miele costituisce una fonte consistente di carboidrati rendendolo adatto soprattutto agli atleti prima, durante e dopo gli allenamenti. A questi si aggiungono  proteinevitamineaminoacidiminerali acidi organici. Il miele grezzo, puro e non trattato, contiene inoltre alcaloidi, glicosidi e altri composti volatili ma, soprattutto, polifenoliflavonoidi che funzionano da antiossidanti, cioè intercettano i radicali liberi e rallentano il processo di fisiologico invecchiamento del nostro organismo.

Miele o zucchero?

Il miele è un mix naturale di zuccheri, principalmente fruttosio e glucosio; questa sua peculiare composizione fa sì che sia in grado di fornire maggiore energia rispetto al semplice zucchero. Inoltre, mentre il glucosio viene bruciato subito, fornendo energia immediata, il fruttosio resta disponibile più a lungo. 

In aggiunta, nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo I e II, l’utilizzo del miele è stato associato a indici glicemici significativamente più bassi rispetto a quelli riscontrati con l’assunzione di semplice glucosio o saccarosio; per tale motivo, sempre previo consulto medico, alcuni tipi di miele ricchi di fruttosio possono essere consumati anche da persone diabetiche.

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