di Federica Porta
La leishmaniosi è una malattia parassitaria che colpisce prevalentemente i cani e i roditori; viene classificata come zoonosi, ovvero una malattia trasmissibile all’uomo. Il contagio avviene attraverso la puntura di un insetto volante. Nel cane tale patologia può essere letale, e il suo andamento, nella maggior parte dei casi, è cronico, soprattutto quando non si manifesta in maniera eclatante. Inoltre, non essendo disponibile un farmaco in grado di annientare il parassita, questo permane nell’organismo del cane per tutta la sua vita.
Il periodo in cui è più probabile contrarre la leishmaniosi è quello compreso tra Maggio e Ottobre.
Nel cane, la leishmaniosi si presenta come una malattia generalizzata che si manifesta in modo differente a seconda della risposta immunitaria del soggetto colpito; per tale motivo spesso vi sono animali che, nonostante abbiano contratto la malattia, rimangono asintomatici anche per tutta la vita. Inoltre, il periodo di incubazione può durare alcuni mesi fino anche a 4-6 anni e questo la rende difficile da diagnosticare.
Le manifestazioni cutanee più frequenti possono essere:
- dermatite con pelle secca e screpolature tipo forfora;
- perdita di pelo con zone alopeciche soprattutto localizzate nelle zampe, muso, regione intorno agli occhi che conferisce un aspetto caratteristico di “facies da vecchio”, dorso del naso, testa e orecchie;
- ipercheratosi (ispessimento cutaneo) dei cuscinetti plantari e della cute del naso;
- noduli sottocutanei;
- forme ulcerative che si manifestano soprattutto a livello delle articolazioni (gomito, ginocchio, carpo, tarso) e prominenze ossee, a livello delle giunzioni muco cutanee, tartufo, cuscinetti plantari e estremità dei padiglioni auricolari;
- crescita eccessiva delle unghie (onicogrifosi).
A queste si aggiungono anche lesioni oculari quali:
- blefariti;
- congiuntiviti;
- cheratocongiuntiviti;
- uveiti anteriori.
Altri sintomi molto comuni sono:
- perdita di peso, sia in assenza che in presenza di appetito;
- sintomi gastro-enterici con vomito o diarrea;
- febbre intermittente;
- poliartrite con zoppia;
- perdita di sangue dal naso (epistassi), dovuta ad un abbassamento del numero di piastrine, anemia.
Dato che l’infezione coinvolge il sistema immunitario, la forma viscerale della leishmaniosi può presentarsi anche dopo anni dall’infestazione dell’animale con sintomatologia specifica degli organi colpiti come:
- aumento dei linfonodi esplorabili (soprattutto prescapolari, sottomandibolari, poplitei);
- ingrossamento di fegato e milza;
- poliuria (aumento della diuresi), polidipsia (aumento della sete) ed ematuria (sangue nelle urine) dovute a una glomerulonefrite, ovvero a un processo infiammatorio a carico del glomerulo renale per deposito di immunocomplessi che, a lungo andare, provoca una insufficienza renale cronica; questa condizione rappresenta la principale causa di morte dei cani malati.
Come prevenire
Per prevenire l’infezione occorre ridurre al minimo la possibilità di puntura da parte dei flebotomi. Tra i numerosi prodotti antiparassitari per cani è importante accertarsi che sul foglietto illustrativo sia indicato anche l’effetto repellente nei confronti dei flebotomi e l’attività di riduzione del rischio di trasmissione di leishmaniosi. Prima della passeggiata o comunque in tutte le occasioni in cui l’animale è esposto a un possibile contatto con i flebotomi, sarà quindi necessario utilizzare spray repellenti che offrano una protezione immediata e di breve durata, in combinazione a collare e/o spot on repellenti. A tal proposito, l’olio di neem rappresenta un ottimo antiparassitario naturale, privo di additivi chimici e uno tra i migliori repellenti nei confronti di flebotomi, pappataci e zanzare, responsabili della leishmaniosi e di altre gravi malattie canine. Inoltre, durante la notte, è opportuno ricoverare gli animali all’interno della propria abitazione, applicare alle finestre zanzariere dalle maglie fitte e utilizzare insetticidi ambientali per uso domestico.