di Giuseppe Cavallero
Il nocciolo è una pianta rustica appartenente alla famiglia delle Betulacee che si adatta bene agli ambienti temperati e cresce spontanea nella fascia boschiva pedemontana. In Italia viene coltivato nelle colline centro-settentrionali mentre in Piemonte risulta diffuso nella zona collinare delle Langhe, dove è conosciuto con il nome di “tonda gentile delle Langhe”.
Il nocciolo è una pianta resistente e adattabile; il metodo più semplice per la propagazione del nocciolo è la talea, una tecnica molto diffusa anche nel giardinaggio che consiste nel recidere una piccola parte della pianta (un ramo, una foglia, una parte delle radice o i bulbi) e piantarla nel terreno: in questo modo sarà possibile ottenere una pianta del tutto autonoma dalla madre. Nel caso specifico del nocciolo, questa tecnica viene eseguita mediante l’utilizzo di polloni, ossia quelle parti della pianta che assumono la forma di rami e si sviluppano ai suoi piedi e che vengono piantati in vivaio nel mese di maggio. In seguito, il trapianto in un campo vero e proprio, il cui terreno viene preparato in estate, avviene in autunno.
Il ciclo di coltivazione del nocciolo
Nel periodo tardo autunnale, prima della fioritura e delle gelate intense, avviene la potatura, utile per riequilibrare l’attività vegetativa e riproduttiva e limitare il fenomeno dell’alternanza di produzione e la cascola anticipata dei frutti. Oltre a questo processo, nel periodo invernale si effettuano lavorazioni del terreno intorno alle piante per favorire l’immagazzinamento dell’acqua e il drenaggio di quella in eccesso. Si tratta di operazioni fondamentali nella pratica agronomica, sostanziali per ridurre alcune delle problematiche più diffuse, come per esempio il marciume radicale.
In primavera, contemporaneamente alla ripresa vegetativa, hanno inizio una serie di attività che si prolungano per l’intero periodo estivo: dallo sfalcio periodico del noccioleto per eliminare le malerbe, a una seconda fase di potatura verde, che permette di eliminare i ricacci o polloni dalla base della pianta.
La raccolta delle nocciole si effettua da metà agosto quando le nocciole sono mature e iniziano a cadere dalle piante. Ci sono diverse tecniche di raccolta ma, nel caso di coltivazioni fai da te, quella più diffusa consiste nel predisporre delle reti sotto le piante. L’essiccatura può essere effettuata tramite essiccatori meccanici oppure, come si faceva una volta , lasciate al sole sul marciapiede di casa. Questa “magia” si può ammirare ancora oggi in alcuni cascinali del territorio, dove mani sapienti tramandano antichi saperi.