La biodiversità, un’alleata assai preziosa

Biodiversità

di Gigliola Braga 

La biodiversità non sembra più essere in grado di competere con le nuove tecnologie di agricoltura e allevamento che, al contrario, ci meravigliano per la loro capacità di soddisfare gli standard moderni di sviluppo e di progresso.

Eppure, tali tecniche possono rivelarsi molto pericolose quando prevaricano le leggi della natura, potentissime e imprescindibili dalla vita stessa. L’intero sistema vivente è infatti costituito da ecosistemi inter-collegati che sopravvivono grazie agli equilibri interni e reciproci che si instaurano tra gli animali, le piante e i microrganismi che li costituiscono;  l’estinzione di un solo elemento, quindi, si ripercuote a catena sugli altri. 

Se l’evento avviene in modi e tempi “fisiologici” e naturali, la biodiversità è la formidabile risorsa che contribuisce a ricreare pian piano altri equilibri che, in certi casi, possono portare a importanti fenomeni come l’evoluzione. Se invece capita all’improvviso e forzato dall’intervento dell’uomo che ripetutamente invade i naturali processi biologici, può comportare gravi conseguenze sugli ecosistemi e, quindi, sull’uomo stesso.

Le monocolture intensive, sempre più diffuse e in continua espansione, distruggono la biodiversità che si basa proprio sulle differenze tra gli organismi viventi di ogni tipo, sia essa all’interno di una stessa specie, tra specie diverse o tra gli ecosistemi; senza contare poi che, in questo tipo di agricoltura industrializzata, è gioco forza proteggere i raccolti con prodotti chimici che difendono sì le piante dalle aggressioni dei microrganismi patogeni o dalle condizioni avverse ma, nel contempo, impediscono alla pianta di reagire spontaneamente. 

È la forza della natura, stravolta nei suoi equilibri dall’intervento dell’uomo che, a sua volta, subisce due tipi di danni: uno a breve termine, causato dello scarso valore nutritivo dei prodotti privati di preziose sostanze, l’altro a lungo termine per gli squilibri che crea sugli ecosistemi. 

Noi possiamo fare qualcosa? Certamente. 

Nel nostro piccolo possiamo operare delle scelte che puntano più alla qualità che alla quantità

Consapevoli dell’importanza dei fitocomposti per la nostra salute, possiamo acquistare il più possibile prodotti di origine locale, in cui l’intervento dell’uomo è limitato allo stretto necessario. La frutta e la verdura presente nel nostro carrello sarà esteticamente meno bella a causa delle visibili “cicatrici” che testimoniano la battaglia ingaggiata dalla pianta contro batteri e funghi che l’hanno attaccata, ma proprio questa “guerra” ci regalerà prodotti più ricchi di preziosi fitocomposti.

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