di Ombretta Rubicondo
Prima di decidere di accogliere nelle nostre case una tartaruga occorre porsi un importante quesito: “Sarò in grado di tenere il suo passo o andrà più veloce di me?"
No, non si tratta di semplice ironia ma piuttosto di consapevolezza! Soprattutto perché, se si tratta di una tartaruga di terra, la vostra rilassatezza e distrazione potrebbero costarvi il manicotto di insalata che avete coltivato in giardino con grande premura.
Quindi, prima di procedere con l'adozione, vi consigliamo di tenere a mente alcune importanti questioni pratiche.
Per prima cosa l'habitat.
L'ideale sarebbe riuscire a garantire uno spazio recintato che possa offrire zone di ombra e di sole, all'interno del quale la tartaruga possa muoversi liberamente e, allo stesso tempo, sentirsi protetta. Scegliete una barriera adatta, ricurva sull'estremità superiore in modo che non possa essere scavalcata. Evitate basi asfaltate e rimuovete eventuali piante infestanti e nocive: sono approvati piccoli rifugi di legno e vasi.
Ovviamente è possibile realizzare anche terrari al chiuso, ossia cassette di legno allestite con sabbia o terriccio, posizionando barriere e rifugi in modo da ostacolare qualsiasi tentativo di fuga. Mettete a disposizione della vostra testuggine una ciotola, meglio piccola e bassa, colma di acqua sempre fresca e pulita.
Particolare attenzione va prestata all’alimentazione.
Il fatto che si tratti di un erbivoro amplia la varietà di frutta e ortaggi a cui attingere per garantire il suo fabbisogno giornaliero. Il suo pasto principale deve comprendere erbe di campo ricche di calcio tra cui l'ortica cotta, la malva e il tarassaco, mentre in quantità minori e con frequenza ridotta è possibile arricchire la dieta con foglie di alcune varietà di insalata, avendo cura di non esagerare con la lattuga che, per l'elevato contenuto di acqua, può comportare problemi al tratto intestinale. La frutta, invece, deve essere tagliata in piccoli pezzi e proposta sempre con moderazione data la presenza di acqua e zuccheri.
Assolutamente da evitare l'assunzione di cibi come pane, pasta e carne, in quanto potrebbero arrecare un serio danno all'animale, sia agli organi interni, ai reni in particolare, sia al suo carapace.
Trattandosi di un animale longevo, le accortezze necessarie a garantirgli una vita degna del suo nome sono numerose. Dallo stile di vita all'alimentazione, fino alla scelta del giusto habitat sia per l'estate sia per il suo lungo letargo: la conoscenza di questo simpatico amico si arricchisce attraverso il confronto con allevatori specializzati ma anche, come sempre accade, attraverso l'animale stesso.