di Silvia Fersini
L’insufficienza venosa è una condizione dovuta a un difficoltoso ritorno del sangue al cuore, spesso causato da un indebolimento della funzione delle valvole venose. Si manifesta per una ridotta mobilità degli arti inferiori, spesso conseguente all’eccessiva sedentarietà, oppure come conseguenza del sovrappeso. Di frequente l’insufficienza venosa è secondaria all’ipertensione e si manifesta con particolare ricorrenza nelle donne in menopausa: circa il 50% delle donne oltre i 50 anni riscontra problemi più o meno accentuati di varici o vene varicose.
Nelle fasi iniziali, l’insufficienza venosa può essere tratta con una modificazione dello stile di vita: si consiglia, dunque, di evitare l’eccessiva esposizione al sole, curare l’alimentazione e praticare attività fisica, in particolare nuoto e camminate.
Anche la corretta respirazione è un fattore importante: durante l’inspirazione i polmoni si espandono e nella cassa toracica si crea una depressione che richiama sangue e liquido linfatico dagli arti inferiori, facilitando così il ritorno venoso. Per questo motivo, il respiro deve essere il più possibile lento e profondo.
Qualche semplice consiglio
Infusi, tisane e preparati fitoterapici possono essere utili per proteggere le pareti dei vasi sanguigni. Anche le calze elastiche possono offrire un valido supporto poiché, determinando una pressione progressiva dal piede alla coscia, impediscono la dilatazione delle vene. Attenzione però! Le calze che esercitano una pressione che va dai 6 ai 20 mmHg possono alleviare in senso di affaticamento e pesantezza, mentre quelle che esercitano una compressione maggiore dovrebbero essere usate solo su indicazione medica.