Si stima che 465 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi dell’udito o ipoacusia.
Quando si manifesta un calo dell’udito è fondamentale intervenire subito dal momento che l’orecchio tende ad adattarsi alle condizioni esterne quindi se non percepisce un suono per un certo periodo, perderà la propria abilità di trasmetterlo al cervello.
Le nuove tecnologie, tramite l’impiego di amplificatori di suono e apparecchi acustici, rendono possibile il recupero di buona parte dell’udito.
Ma quali sono le principali differenze tra queste due tipologie di dispositivo?
1. Il funzionamento. L’amplificatore tende a enfatizzare ogni tipo di suono, mentre l’apparecchio acustico è in grado di discriminare i suoni più utili da quelli meno utili, riuscendo a mantenere la percezione dell’ambiente circostante.
2. La durata di utilizzo. Gli amplificatori dovrebbero essere utilizzati solo per periodi di tempo ristretti per non rischiare di danneggiare ulteriormente l’udito. Per gli apparecchi acustici, invece, non si pone questo tipo di problema.
3. La personalizzazione e la prescrizione medica. Gli amplificatori non necessitano di prescrizione medica e possono essere acquistati in farmacia. Gli apparecchi acustici sono dei dispositivi medici personalizzabili, che devono cioè essere regolati a seconda del tipo di ipoacusia del paziente.
4. Il costo. Gli amplificatori di suono hanno dei costi nettamente inferiori rispetto agli apparecchi acustici.