Che cos’è la pressione arteriosa e quando è troppo alta?
La pressione arteriosa è la forza con la quale il cuore spinge il sangue nel nostro sistema arterioso. La pressione sistolica (o massima) è misurata nelle arterie mentre il cuore si contrae; la pressione diastolica (o minima) è misurata nelle arterie mentre il cuore si rilassa. La pressione si misura in millimetri di mercurio (mmHg).
Escludendo situazioni particolari come il diabete mellito (in cui i valori della pressione devono essere mantenuti più bassi) o come l’età avanzata (in cui sono accettabili valori più alti), la diagnosi di ipertensione si ha quando il medico riscontra la pressione sistolica maggiore o uguale a 140 mmHg o la pressione diastolica maggiore o uguale a 90 mmHg e la riscontra così per più di una volta.
Trovare un giorno la pressione alta, infatti, non vuol dire essere ipertesi: la misurazione va ripetuta in quanto la pressione del sangue cambia con le emozioni, si alza durante la digestione, con il freddo intenso ed anche dopo essere rimasti a lungo in una sala d’attesa (come può succedere dal nostro medico di famiglia!).
Secondo le ultime linee guida europee, i medici dovrebbero misurare la pressione ai propri pazienti adulti almeno una volta ogni 5 anni e con controlli più ravvicinati, ad esempio una volta all’anno, nel caso in cui il valore venga riscontrato “al limite”.
Il medico di famiglia potrebbe però chiederci di misurarci la pressione a casa nostra e di compilare un diario per aiutarlo nella diagnosi. Esistono, infatti, almeno due situazioni nelle quali il medico può essere in dubbio nel formulare la diagnosi, ovvero l’ipertensione “da camice bianco” (quando la pressione si alza solamente di fronte al medico che la misura) e l’ipertensione “mascherata” (quando, all’opposto, la pressione dal medico è sempre normale, ma si alza in altri momenti della giornata).
L’ipertensione arteriosa, ovvero la “pressione alta”, è un problema che affligge circa il 30% degli italiani ed è tra le malattie più frequentemente diagnosticate e curate nell’ambulatorio del medico di famiglia.
Se non ci accorgiamo di avere la pressione alta e non la curiamo, questa, nel corso degli anni, può arrecare dei danni ai nostri vasi sanguigni e ai nostri organi, al cuore, ai reni, al cervello e portarci quindi a sviluppare malattie gravissime come l’infarto, l’ictus o l’insufficienza renale.
Come e quando misurare la pressione?
Per misurare la pressione i medici usano uno strumento chiamato sfigmomanometro aneroide insieme al fonendoscopio.
Per la auto-misurazione domiciliare esistono in commercio diverse macchinette elettroniche: quelle da dito e quelle da polso non sono raccomandate per la difficoltà di utilizzarle nella posizione corretta, mentre quelle da braccio sono più sicure.
Quando si utilizza uno sfigmomanometro da braccio è necessario porre attenzione al fatto di possedere un manicotto della misura adeguata: se quest’ultimo infatti è troppo largo per il nostro braccio la pressione misurata sarà più bassa di quella reale, mentre se è troppo stretto, al contrario, la pressione ci apparirà più alta di quella reale.
- Per misurare in modo corretta la pressione, il paziente deve essere seduto, rilassato (non deve aver bevuto caffè nell’ultima mezz’ora), non deve tenere le gambe accavallate e deve posizionare il proprio avambraccio su un tavolino facendo in modo che il braccio sia all’altezza del cuore.
- Il manicotto deve essere posizionato sul braccio nudo (non ci devono essere maglie che stringono!) e va posizionato circa un centimetro al di sopra della piega del gomito, in modo ben aderente ma non troppo stretto.
- Non è importante su quale braccio misurarla: è consigliabile le prime volte misurarla su entrambe le braccia e successivamente soltanto su quello dove i valori appaiono più alti.
- I momenti migliori per misurare la pressione sono al mattino appena svegli e al pomeriggio prima di cena.
- È inoltre consigliabile effettuare una seconda misurazione dopo un paio di minuti e se i risultati sono molto diversi ripetere una terza volta la misurazione.
5 consigli per mantenere una giusta pressione arteriosa
• Fare regolarmente attività fisica (almeno 30 minuti al giorno di camminata veloce più volte alla settimana).
• Ridurre il consumo di bevande alcoliche e smettere di fumare.
• Aumentare l’apporto di frutta e verdura, riducendo quello di cibi grassi.
• Dimagrire fino a raggiungere il proprio peso forma e mantenere un giro vita inferiore a 102 cm per gli uomini e inferiore a 88 cm per le donne.
• Ridurre il consumo di sale (non assumerne più di 5 grammi al giorno).
Francesca Manzieri – medico di famiglia a Torino Sud e componente della Commissione “Promozione e Appropriatezza delle Cure” dell’Ordine dei Medici di Torino