La Fondazione Donazione Organi Trapianti (DOT ), presieduta dal professor Mauro Salizzoni, ha presentato gli obiettivi per il 2018, in particolare l’iniziativa Un laboratorio per i trapianti e le azioni
per la raccolta di fondi con il coinvolgimento di cittadini, aziende, enti/associazioni e Fondazioni.
Il presidente Salizzoni ha evidenziato che sono tre le aree di attività della Fondazione DOT :
- promozione della ricerca scientifica in ambito trapiantologico
- sostegno alla rete di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule
- promozione della cultura della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule
Come sottolineato dal professor Amoroso, il Piemonte è storicamente una regione all’avanguardia a livello nazionale per la donazione di organi ed i trapianti. Nel primo trimestre del 2018 sono stati effettuati 72 trapianti di rene, 37 di fegato, 7 di cuore, 11 di polmone ed 1 di pancreas per un totale di 118 trapianti al 31 marzo, con una proiezione di 472 trapianti per il 2018, pari ad un incremento atteso del 15% rispetto al 2017.
Per il professor Salizzoni, la costituzione di un Laboratorio dedicato alla raccolta, archiviazione e analisi dei campioni biologici dei donatori e trapiantati è il primo passo per migliorare la durata dei trapianti: uno spazio attrezzato e protetto per lavorare con campioni biologici, dotato di strumentazione che garantisce la sterilità dei campioni e di freezer speciali per la loro conservazione.
In particolare serve per studiare e approfondire il fenomeno del rigetto. Perché alcuni pazienti trapiantati vanno incontro a questo fenomeno? Possiamo prevenirlo abbinando donatori e riceventi in modo più accurato? Possiamo riconoscerlo in tempo utile per trattarlo con farmaci adatti? Gli studiosi vogliono capire quali siano le condizioni che predispongono al rigetto e quali possono essere i marcatori precoci. Per fare questo occorre prima di tutto potere raccogliere e archiviare campioni biologici dei donatori e dei riceventi.
CHE COS’È IL RIGETTO
È un processo complesso in seguito al quale il sistema immunitario del ricevente di una persona portatrice di trapianto di organo solido si attiva e cerca di “distruggere” proprio l’organo trapiantato, scambiandolo per un pericoloso nemico. Rappresenta la causa più comune di perdita di un organo trapiantato, spesso riconosciuto troppo tardi, quando il danno all’organo trapiantato è già avvenuto ed è irreversibile.
Questi campioni possono poi essere studiati con lo scopo di identificare varianti geniche o proteine del sangue che possano costituire marcatori precoci e affidabili del rigetto, trasferibili nella pratica clinica.
La Fondazione DOT onlus (www.fondazionedot.it )è stata costituita nel 2017 da Regione Piemonte, Città di Torino, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino ed Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza, con lo scopo di sviluppare la medicina dei trapianti. La presidenza è affidata al dottor Mauro Salizzoni.