Facciamo qualche considerazione sul mondo animale e sulle responsabilità che dobbiamo assumerci verso questi esseri meravigliosi. Cerchiamo, prima di fare entrare un amico a quattro zampe nella nostra vita, di valutare con cura e calma se abbiamo la disponibilità e la possibilità di fare vivere al meglio il nostro futuro beniamino ricordando sempre che sono creature di grande dolcezza e fragilità, fragilità legata anche all’amore incondizionato che provano versi il loro “umano”e tenendo presente che anche il meticcio preso al canile o il gattino recuperato presso amici richiede un impegno economico che in alcuni casi può rivelarsi importante.
“Fissa il tuo cane negli occhi e tenta ancora di affermare che gli animali non hanno un’anima.”
Victor Hugo
Al momento, marzo 2018, la Costituzione della Repubblica Italiana non considera ancora gli animali come esseri senzienti capaci di provare piacere e dolore, pertanto, sono considerati alla stregua di “cose” dal Codice Civile: non facciamolo anche noi ricordando invece sempre che il pet che ci porteremo a casa è un’anima che si merita rispetto attenzione e amore.
Quando decidiamo di prendere un animale ricordiamo che anche quelli privi di pedigree e certificazioni varie sono fonti di innumerevoli gioie e soddisfazioni.
PAROLA D’ORDINE: PREVENZIONE
Occupiamoci ora di alcune indicazioni per la salute dei nostri cani e gatti, in particolare per la prevenzione stagionale.
Infestazione da pulci e zecche
Le pulci sono minuscoli insetti privi di ali che si insinuano nel folto pelo degli animali. L’infestazione da pulci può essere causa di allergie, dermatiti, prurito, parassitosi interne e, in alcuni casi, di patologie ematiche.
Le zecche appartengono alle famiglie degli acari e possono veicolare diverse malattie agli animali come all’uomo.
Cani e gatti devono essere trattati tutto l’anno con particolare attenzione al periodo estivo. Non bisogna abbandonare il trattamento neppure durante il periodo invernale perché soprattutto le pulci amano il caldo e quindi possono sopravvivere nelle cucce dei nostri amici o comunque all’interno delle nostre case per quanto pulite.
Se il gatto è sempre in casa si può evitare di fargli il trattamento ricordando invece di intervenire se per esempio per le vacanze lo si manda in una struttura o lo si affi da a qualcuno che abbia altri animali o dalla cui abitazione possa accedere a un giardino.
Esempio: gatto ospitato in una casa con giardino nel mese di agosto,applicazione pipetta antipulci prima di lasciarlo a fine luglio, applicazione trenta giorni dopo e per scrupolo trenta giorni dopo ancora a fine settembre.
Se si applica il collare con il prodotto repellente o la pipetta occorre ricordare che l’eventuale lavaggio dell’animale disperde il farmaco e ne riduce l’efficacia.
Una breve parentesi per quanto riguarda i rimedi naturali: non è assolutamente vero che in quanto tali non possano recare danni. Infatti, possono rivelarsi pericolosi, dannosi,quando non sufficientemente efficaci, al pari dei farmaci.
Vi prego quindi di rivolgervi al vostro veterinario di fiducia e di esporgli tutti i vostri quesiti e dubbi in merito.
Pappataci e leishmaniosi
La leishmaniosi è una malattia che può compromettere gravemente la salute del nostro amico. Veicolata da un piccolo insetto flebotomo o pappatacio simile ad un moscerino, può essere di due tipi endemica o viscerale. Una volta assente nei nostri territori, da diversi anni è fortemente presente anche nella pianura Padana per cui occorre fare un’efficace opera di prevenzione per salvaguardare i nostri cani. Bisogna applicare collari o gli spot con antiparassitari appositi per tutto il periodo a rischio (nel torinese, indicativamente, da marzo a ottobre), evitare passeggiate notturne e possibilmente di notte fare dormire il cane in casa. Da alcuni anni è uscito un vaccino contro la leishmaniosi il cui impiego va valutato caso per caso insieme al veterinario. Importante non utilizzare mai prodotti per la prevenzione della leishmaniosi su altri animali come gatti o conigli.
Zanzare e filariasi
La filariasi è una malattia trasmessa dalle punture delle zanzare che inoculano un parassita che può andare ad aggredire il cuore e i vasi polmonari. La filariasi può essere di due tipi: cutanea e cardiopolmonare.
Quest’ultima, non pericolosa per l’uomo, può essere letale per i cani e molto più raramente pericolosa per i gatti.
Un tempo presente soprattutto nelle regioni della pianura Padana, oggi con gli spostamenti di animali e persone e il cambiamento climatico è diventata tendenzialmente ubiquitaria.
La prevenzione è l’arma per difendere i nostri amici, da attuare con apposite pipette, compresse specifiche che hanno un’azione retroattiva di circa 30/50 giorni. Nella zona di Torino si può considerare il periodo ideale di trattamento quello che intercorre da maggio a ottobre.
IMPORTANTI NOVITÀ DALLA SANITÀ VETERINARIA
Dal primo settembre 2018 sull’intero territorio nazionale verrà introdotta la ricetta elettronica veterinaria, che sostituirà quella cartacea, sia per i farmaci veterinari, tranne quelli sottoposti alla legislazione degli stupefacenti, che per i mangimi medicati. L’intenzione è di tracciare al meglio l’intera filiera del farmaco e di avere una verifica sull’utilizzo corretto e responsabile del prodotto anche nell’ottica di una sempre più efficace lotta all’antibiotico resistenza. Mi preme aprire una parentesi riguardo all’antibiotico resistenza che si sta rivelando un problema drammatico di cui molte persone non sono consapevoli.
L’utilizzo indiscriminato di farmaci antibiotici e senza il consulto dello specialista che sia medico di famiglia, pediatra, veterinario o farmacista ha portato da anni ad altissimi livelli di resistenza a questi medicinali sia negli umani, sia negli animali da parte di numerose forme caratteristiche.
Dobbiamo quindi tornare ad un impiego consapevole e corretto di tutti i farmaci sia per noi che per i nostri amici a quattro zampe.
La ricetta elettronica veterinaria porterà anche un ulteriore miglioramento per quanto concerne la farmaco vigilanza in campo veterinario e ad una migliore efficacia in caso di segnalazioni di eventi avversi. È importante ricordare che esiste la segnalazione di eventi avversi non solo quando si tratta di terapie su pazienti umani ma anche quando il problema, ovviamente da indagare e verificare nella maniera più efficace possibile, riguarda gli animali.
Così come per le persone anche per gli animali evitiamo il fai da te e soprattutto non somministriamo mai un prodotto formulato per una specie animale a un animale di un’altra specie. Rivolgiamoci sempre a chi ha studiato per il benessere dei nostri amici.
Margherita Lingua – farmacista FC 21